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La riduzione della pressione intraoculare previene il glaucoma ?


Il razionale che finora ha guidato gli interventi di riduzione della pressione intraoculare, sia farmacologici che chirurgici, non si basa su evidenze dirette.

Un editoriale di R Wormald del Moorfields Eye Hospital di Londra ( BMJ 2003 ; 723-724 ), affronta il tema del trattamento dell’elevata pressione intraoculare e della prevenzione del glaucoma.

I dubbi sulla relazione ipertensione oculare e glaucoma nascono dall’osservazione che alcuni pazienti vadano incontro a cecità nonostante un successo nel controllo della pressione intraoculare oppure che persone con glaucoma abbiano una pressione entro il normale range.

Questi dubbi dovrebbero anche animare coloro che propongono screening della popolazione solo sul fatto che esistano farmaci in grado di ridurre la pressione oculare.

Una revisione della letteratura compiuta da L. Rossetti della Clinica Oculistica dell’Università di Milano ( Arch Ophthalmol 1993; 111:96-103 ) ha valutato l’esito di un trattamento farmacologico nei pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto.

Su ben 102 studi clinici randomizzati pubblicati tra il 1975 ed il 1991 e che hanno coinvolto 5.000 pazienti solo il 16% di questi studi clinici aveva un disegno appropriato.
Solo 3 studi presentavano dati sul campo visivo nel lungo periodo; nessuno di questi studi clinici ha dimostrato un significativo effetto protettivo del trattamento farmacologico.


Il  The Ocular Hypertension Treatment Study ha valutato la sicurezza e l’efficacia dei farmaci ipotensivi oculari topici nel ritardare o nel prevenire l’insorgenza del glaucoma primario ad angolo-aperto.

Hanno partecipato allo studio 1636 persone di età compresa tra 40 ed 80 anni , con una pressione intraoculare tra 24 e 32 mmHg in un occhio e tra 21 e 32 mmHg nell’altro occhio , e con nessuna evidenza di danno glaucomatoso.
L’obiettivo del trattamento è stato quello di ridurre la pressione intraoculare del 20% o più e di raggi ungere una pressione intraoculare di 24 mmHg o meno.
A 60 mesi la probabilità di sviluppare un glaucoma primario ad angolo aperto è stata del 4,4% nel gruppo sottoposto a trattamento farmacologico e del 9,5% nel gruppo di controllo ( hazard ratio 0,40; p< 0.0001 ).
Adottando un criterio più restrittivo per definire l’esordio della malattia, la riduzione del rischio dopo trattamento farmacologico è stata solo del 2,4% con un NNT ( number needed to treat ) di 42.

Le conclusioni dello studio indicano che non tutti i pazienti con pressione intraoculare elevata o borderline dovrebbero ricevere un trattamento farmacologico.
Questo dovrebbe essere riservato solo a soggetti con ipertensione oculare che sono a rischio , moderato-alto, di sviluppare un glaucoma primario ad angolo aperto. ( Kass MA et al, Arch Ophthalmol 2002; 120:701-713 )

Maggiori dati potranno provenire dal  The European Glaucoma Prevention Study ( EGPS ) uno studio che ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia nel prevenire o nel ritardare lo sviluppo del glaucoma primario ad angolo aperto , riducendo la pressione intraoculare ( range 22-29 mmHg ) con la Dorzolamide ( EGPS Group, Ophthalmology 2002; 109:1612-1621) ( Xagena2003 )



Farma2003


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